Casillas, Iturbe, Lavezzi, Mandzukic, Cerci, Vrsaljko… Kakà blocca il mercato del Milan. Robinho blocca il mercato del Milan. Rami blocca(va) il mercato del Milan. Taarabt sparisce dal mercato del Milan, che rimane comunque bloccato. Niente di grave: normali pistolettate di mercato, oggi c’è un obiettivo, domani ce n’è un altro, dopodomani un altro ancora. Il dna dei parametri zero è l’unica costante, l’unica certezza. Oltre a quella che qualsiasi nome venga accostato alla maglia rossonera, regolarmente prende altre strade in men che non si dica. Dove siano gli investimenti per rinforzare la rosa pallida di Pippo Inzaghi non si capisce, magari nel corso dell’estate sbucherà un assegno da una lampada magica. Sperare non costa nulla, l’importante è che sia chiaro a tutti che già così la rosa sarebbe comunque #ultracompetitiva grazie soprattutto alla magia dell’entusiasmo di Superpippo, appunto. E’ un attimo, saltare al #siamoapostocosì. Un attimo. State pronti.
Tecnicamente verissimo che a un non-dipendente non sarebbe dovuta alcuna liquidazione, a parte il trascurabile dettaglio che non è vero per definizione. Niente di grave, non sono affari nostri né vostri, a parte il trascurabile dettaglio che costituiscono un altro ottimo motivo per tenere in stallo il mercato del Milan illudendo e deludendo i suoi tifosi. A un dirigente (del quale abbiamo infinita nostalgia) che ha condiviso per quasi 40 anni la vita sportiva, televisiva e politica di uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, portando il Milan a 8 finali e 5 vittorie in Champions, che ha vinto scudetti a ripetizione, Supercoppe italiane e straniere, Palloni d’oro eccetera, andrà eccome riconosciuta una buonuscita. Buonuscita che tanto per chiarire “Il Sole 24 ore” ha quantificato 2 anni e mezzo fa (aprile 2012) in circa 120 milioni di euro senza mai essere smentito. E che tanto per chiarire, durante la querelle di Natale 2013 che ha portato alla divisione della carica di amministratore delegato, è stata quantificata da Berlusconi in 100 milioni. Ma è stata rifiutata. Anche questa indiscrezione, scritta più volte, non è mai stata smentita. Del resto, fossero quelle che scriviamo noi le balle gigantesche relative a questo argomento, allora qualcuno informi al più presto la famiglia Berlusconi, segnatamente papà Silvio e Barbara: sono loro per primi convinti di dover erogare una buonuscita così onerosa. Spiegatelo a loro, che è una balla e che invece nulla è dovuto. Tireranno un bel sospirone di sollievo, vi pare?
Nel circo dei nasi lunghi di questa estate 2014 non poteva sottrarsi un toscano verace come Max Allegri parlando di Andrea Pirlo: allenato per 3 anni e mezzo a parlare dell’armonia tra Galliani e Barbara, dell’armonia tra sé e Ibrahimovic, dell’armonia tra Cassano, Balotelli e lo spogliatoio rossonero, delle strategie di mercato e della linea verde, di “buona partita” anche quando veniva travolto a Sassuolo, cosa volete sia stato regalare alla stampa e ai tifosi bianconeri un sorridente “sono felice di ritrovare Pirlo”? Quisquiglie d’estate. Balle da favola di Collodi che grazie alla sua straordinaria creatura, Pinocchio, incanta adulti e bambini da più di un secolo e non smette di affascinare.
Anche in questo Pinocchio moderno non mancano il Grillo parlante, il Gatto e la volpe, Geppetto, la balena, la fata turchina, Mangiafuoco. Nemmeno uno di quei personaggi di fantasia è assente in questa riedizione moderna, ma forse scrivendo Carlo Collodi in cuor suo sapeva benissimo che la fantasia della realtà supera spesso la fantasia.