- Spaghetti (da 80 a 150 g a testa, dipende dall'appetito degli ospiti),
- 250 g di pecorino romano stagionato,
- pepe nero in grani,
- sale e olio
Piatto tipicamente laziale in grado di scatenare accese discussioni ogni volta che se ne vuole trovare la versione più autentica, richiede alcuni elementi imprescindibili, come la cottura molto al dente della pasta, il pecorino romano e non sardo, il pepe in grani e non macinato, che all’ultimo momento va tritato grossolanamente… Dettagli sfinenti e noiosi ma importanti, che se seguiti alla lettera vi ripagheranno ampiamente con un risultato indimenticabile.
Cominciamo: grattugiate finemente il pecorino e tritate invece grossolanamente – anche perché vorrei vedervi a tritarlo fine – con un coltello il pepe nero. Ricordatevi di salare poco l’acqua di cottura degli spaghetti, perché il pecorino è già molto salato di suo. In una ciotola grande mescolate il formaggio con il pepe e, un minuto dallo scadere del tempo di cottura degli spaghetti, scolateli velocemente non buttandoli nello scolapasta ma tirandoli su con un forchettone e passandoli subito nella ciotola con il condimento. In questo modo l’acqua di cottura che rimarrà insieme agli spaghetti aiuterà ad ammorbidire e legare meglio il condimento. Mescolate bene in modo che questo sia distribuito uniformemente e servite subito per evitare che il formaggio si ricompatti in una palla informe e molliccia, rovinando del tutto il vostro lavoro e facendovi fare una figura pietosa.