- 500 g di manzo tagliato a spezzatino
- 500 g di pomodori pelati
- 1 cipolla
- 2 spicchi d'aglio
- 1 cucchiaio di burro chiarificato
- 3 cucchiai di berberé (1 cucchiaino di semi di cardamomo,
- 1/2 cucchiaino di pepe di Giamaica o pimento
- 1 cucchiaino di fieno greco
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo
- 8 chiodi di garofano
- 1 cucchiaino di pepe nero
- 5 cucchiaini di peperoncino
- 1 cucchiaino di zenzero
- 1 cucchiaino di curcuma, i cucchiaino di sale
- 3 cucchiai di paprika, 1/2 cucchiaino di cannella)
- 3 uova
- 1 bicchiere d'acqua
- sale e olio
Lo zighinì è forse il più conosciuto dei piatti africani, soprattutto nella zona di Etiopia, Somalia ed Eritrea, ed è sostanzialmente uno spezzatino di carne piccante servito su uno strato di pane injera. Niente come il profumo dello zighinì vi farà sentire in Africa tra gazzelle e baobab, il difficile è riuscire a procurarsi quelle 20 o 30 spezie necessarie per prepararlo… Affettate le cipolle e fatele appassire lentamente in una padella con un filo d’olio e l’aglio, mescolando continuamente in modo che non coloriscano troppo. Dopo circa 10 minuti unite il burro chiarificato e un paio di cucchiai di berberé, un bicchiere d’acqua e il sale. Fate restringere lentamente, poi aggiungete i pelati. Dopo circa 20 minuti unite la carne e fatela cuocere per almeno un’ora, finché risulterà una crema scura con i cubetti di carne ben teneri. Detto così non è molto allettante, a meno che non siate colti da un attacco improvviso di fame isterica, ma in realtà è molto saporito. Infine aggiungete i rossi delle uova sode e lasciate che si sfaldino nel sughetto per una decina di minuti. La morte sua è servirlo in un piatto grande al centro della tavola, adagiandolo sulla injera, il tipico pane a fermentazione naturale che consiglierei di comprare già pronto, per non dover iniziare a preparare questa ricetta due giorni prima.